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RICOSTRUZIONE DI TESSUTI
DANNEGGIATI
Si lavora su due fronti:
Cellule eterologhe o biomateriali
Cellule autologhe
1.
2.
In altre parole
ORIGINE ALLOGENICA O
XENOGENICA, COME DI CELLULE
STAMINALI, IN TESSUTI
Concludendo
INGEGNERIZZATI APRE AD UNA
MIRIADE DI SFIDE
RICOSTRUZIONE DI TESSUTI
DANNEGGIATI
Cellule autologhe:
Vantaggi: immunocompatibilit, non necessit di
un donatore, conservazione plasticit e
adattabilit del tessuto
Svantaggi: sperimentazione su uomo difficile,
moltitudine di meccanismi di regolazione da
comprendere e prevedere
Possibili soluzioni: empirismo e sperimentazione
in vitro
Esempi: stimolazione cellule epatiche per
produzione di insulina 3
RICOSTRUZIONE DI TESSUTI
DANNEGGIATI
Cellule epatiche e produzione insulina: frontiere
per la cura del diabete I
ATTUALI TERAPIE:
- insulinoterapia, che non previene complicazioni come cecit, infarti del
miocardio, amputazione degli arti o insufficienza renale, sviluppate da
circa il 50% dei diabetici cronici;
- trapianto delle cellule delle isole di Langerhans del pancreas umano
che per richiede immunosoppressione a lungo termine ed soggetta alle
difficolt di reperimento del tessuto;
- trapianto di cellule simil- ingegnerizzate da cellule del pancreas di
roditori; non utilizzata perch ad alto rischio di zoonosi;
RICOSTRUZIONE DI TESSUTI
DANNEGGIATI
Cellule epatiche e produzione insulina: frontiere
per la cura del diabete I
POTENZIALIT DELLE CELLULE STAMINALI:
- Sono state coltivate con successo in vitro;
- Sono cellule pluripotenti, che possono generare molteplici tipi cellulari;
I fattori che influenzano lattivit replicativa e differenziativa delle cellule
staminali sono:
- Ambiente circostante
- Regolazione dellespressione genica
RICOSTRUZIONE DI TESSUTI
DANNEGGIATI
Cellule epatiche e produzione insulina: frontiere
per la cura del diabete I
RUOLO DEI MASTER REGULATOR GENES NELLA
DIFFERENZIAZIONE DELLA CELLULA:
PDX-1 (Pancreatic and Duodenal Homeobox gene-1) il fattore che
determina il differenziamento di una cellula staminale del dotto pancreatico
in cellula in condizioni fisiologiche;
Le cellule ovali del dotto biliare sono cellule pluripotenti che si attivano
in caso di danno al parenchima epatico. Si provato ad indurre PDX-1 in
queste cellule (nel topo) per promuovere la crescita di cellule simil- ,
producenti insulina e sensibili ai livelli di glicemia.
RICOSTRUZIONE DI TESSUTI
DANNEGGIATI
RICOSTRUZIONE DI TESSUTI
DANNEGGIATI
Cellule epatiche e produzione insulina: frontiere per
la cura del diabete I
RISULTATI:
I topi trattati esprimono livelli di
insulina pi alti;
il gene dellinsulina stato
trascritto e tradotto e i
precursori dellinsulina sono
stati sintetizzati e poi attivati.
IRI: Immunoreactive
insuline
RICOSTRUZIONE DI TESSUTI
DANNEGGIATI
Cellule epatiche e produzione insulina: frontiere
per la cura del diabete I
IMPORTANZA DELLA PRESENZA DELLE CELLULE
PLURIPOTENTI E DEL VETTORE VIRALE:
Lesperimento, se effettuato in vitro, dove la percentuale di epatociti maturi e
gi differenziati raggiunge il 98%, non risulta con linduzione del gene per
linsulina;
ci suggerisce che la ricombinazione sia avvenuta nelle cellule
pluripotenti;
Inoltre luso del vettore virale induce la proliferazione delle cellule epatiche
(e quindi lattivazione delle cellule pluripotenti) per rispondere al danno
che potrebbe causare il virus, rendendole pi permissive per la
ricombinazione;
MODIFICAZIONE DI TESSUTI
AUTOLOGHI A FINI TERAPEUTICI
Vantaggi: immunocompatibilit, non necessit di
un donatore
Svantaggi: sperimentazione su uomo difficile,
moltitudine di meccanismi di regolazione da
comprendere e prevedere
Possibili soluzioni: empirismo e sperimentazione in
vitro
Esempi: potenziamento cellule T per la terapia del
cancro 4
FONTI