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LA

MARC
IA

La MARCIA
La marcia atletica una progressione di
passi eseguiti in modo che latleta mantenga
il contatto col terreno senza che si verifichi
una perdita di contatto visibile (allocchio
umano). La gamba avanzante deve essere
tesa (vale a dire che il ginocchio non deve
essere piegato) a partire dal momento del
primo contatto col suolo fino al momento in
cui la gamba si trova nella posizione verticale
(definizione menzionata nellarticolo 230 (ex191)
La marcia regolata dalle norme della I.A.A.F.

La marcia lunica disciplina dellatletica


leggera nella quale il parere della giuria
vincolante.Eindispensabile impadronirsi
della tecnica se non si vuole incorrere nelle
ammonizioni o squalifiche. Lassimilazione
della buona tecnica il prerequisito
principale per le future prestazioni.
Ogni proposta di squalifica fatta da un
giudice costituisce unammonizione.
Quando secondo il giudizio di 3 giudici,la
marcia non conforme alla regola 191,in
qualsiasi momento della gara,latleta
squalificato e informato dal Giudice-capo.

I movimenti che determinano la


tecnica di marcia si distinguono in
principali e secondari.
I movimenti principali vengono
eseguiti dagli arti inferiori con
lausilio del bacino e hanno il compito
di generare la traslocazione del
corpo.
I movimenti secondari sono eseguiti
dal tronco e dagli arti superiori ed
hanno la funzione di compensare ed
equilibrare i precedenti.

Fasi TECNICHE della


marcia

Fase di spinta
Fase di attacco
Fase di appoggio
Fase di rullata
Azione delle anche
Azione delle braccia

Analisi del passo di marcia


Fase di spinta
Appoggio singolo:
nellappoggio singolo
larto inferiore a
contatto con il
terreno deve essere
completamente
esteso.
Lestensione,da
regolamento,va
mantenuta dal
momento del
contatto tallone con
il suolo fino al
termine della spinta.

Fase di attacco:
Prima che si
esaurisca la
spinta,il tallone
della gamba
opposta deve
prendere contatto
con il terreno a
ginocchio disteso
e deve essere
tale fino alla
verticale.

Doppio appoggio:
momento in cui i piedi sono
a contatto con il terreno.In
questa posizione , che va dal
tallone del piede anteriore
alla pianta (metatarso)del
piede posteriore,si rileva la
lunghezza del passo.La
durata del doppio appoggio
in funzione della velocit ed
di durata ridotta.In questa
fase ,tracciando una linea che
divide il corpo in 2 parti,si
vede un angolo maggiore di
spinta della gamba posteriore
rispetto allangolo della
gamba anteriore.Questo
permette una fase di spinta
pi lunga e una minor
frenataal momento
dellattacco.

Fase di rullata:
La rullata inizia
quando il tallone
della gamba
anteriore prende
contatto con il
terreno e la
pianta del piede
si avvicina al
suolo
progressivamente
( cosiddetta
rullata).

Azione delle anche:


Landatura tipica del
marciatore
caratterizzata dal
movimento delle
anche(cingolo
pelvico).Questazione
necessaria per eliminare
leccessivo innalzamento
e abbassamento del
centro di gravit ad ogni
passo. Le anche in un
completo ciclo di
movimento svolgono
unazione circolare
(360),indispensabile per
unazione di
avanzamento fluida e
poco dispendiosa.

Azione del busto:


Il busto nella marcia
leggermente inclinato in
avanti durante la fase di
spinta ,mentre si trova in
posizione verticale durante
lappoggio
singolo.Lateralmente il busto
asseconda i movimenti delle
anche con leggere
oscillazioni.
. Azione delle braccia:
Le braccia si muovono in
atteggiamento flesso con un
angolo al gomito di 90.

Analisi dei principali errori:


ESERCIZI CORRETTIVI
*MARCIA SUL POSTO CON FORTE SPINTA
INDIETRO DELLE GINOCCHIA.
*MARCIA SUL POSTO A COPPIE O DAVANTI
ALLO SPECCHIO CONTROLLANDO IL
BLOCCAGGIO.
*MARCIA IN DISCESA (PENDENZA RIDOTTA).
*MARCIA IN CURVA O TRACCIANDO DELLE
ESSE.
*SLALOM MARCIANDO TRA OSTACOLI.

*MARCIA IN SALITA CON POCA PENDENZA .


*MARCIA CON LEGGERO SOVRACCARICO
SULLE SPALLE (U
BASTONE O MANICO DI
SCOPA).
*MARCIA TENENDO FERMI GLI ARTI SUPERIORI
(SOPRA IL CAPO,DIETRO LA NUCA,DIETRO LA
SCHIENA,DISTESI AVANTI,IN FUORI).
*MARCIA CON RIDOTTA AMPIEZZA DEL PASSO.

Per evitare di marciare su due linee:


Marciare sulla linea di una corsia
Marciare tenendo le braccia avanti alto
Marciare accentuando il movimento delle
anche
Avanzare con rullata tallone piedeavampiede

Busto in posizione
scorretta
(troppo avanti o
troppo indietro)

Esercizi di potenziamento per muscoli dorsali e


addominali
Marcia alternando tratti in salita e tratti in
discesa
Marcia con leggero traino
Marcia tenendo gli arti superiori in varie posizioni

Spalle troppo alte


(contratte)

*marcia a braccia basse


*marcia con braccia in avanti
*esercizi coordinativi (a coppie,passandosi la
palla,ecc.)
*marciare a braccia basse impugnando piccoli
manubri

Anticipo fase di
spinta

Marcia in salita
Marciare trainando piccoli carichi
Esercizi di sensibilizzazione alla ritmica della fase
di spinta
Invitare lallievo durante lazione a tenere pi a
lungo possibile
il piede di spinta vicino al terreno
Spingere a lungo sino a sentire le dita estese

Attacco di
avampiede

*esercizi di potenziamento per il muscolo tibiale


anteriore
*esercizi sul posto per simulare lazione tampone
del piede che
rulla
*marcia a passi molto ampi ricercando con
insistenza lattacco
al suolo con il tallone.

Eccessiva
flessione della
gamba

*Rispettare i tempi e la fase di spinta


*Esercizi per richiamare subito in avanti la
gamba una
volta esaurita la fase di spinta
*esercizi per migliorare lescursione del
cingolo
pelvico.

Eccessiva
flessione della
coscia

*marcia in salita
*marcia in discesa
*marcia con tute appesantite
*marcia in ampiezza su terreno in lieve
discesa
*marcia a passi incrociati ricercando
lampiezza dei movimenti

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