Zundert, in Olanda il 30 marzo 1853. Fu autore di quasi novecento dipinti e pi di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine. Van Gogh inizia a disegnare da bambino, nonostante le continue pressioni del padre, pastore protestante che continua ad impartirgli delle norme severe. Di indole inquieta e sensibile, lavora per breve tempo in una ditta di mercanti darte, ma presto avverte una profonda vocazione religiosa che lo porta a studiare teologia. A 25 anni inviato a predicare in Belgio dove rimane a lungo. Qui realizza i suoi primi disegni e solo dopo due anni inizia a studiare pittura. In questa prima fase esordisce con opere realiste in cui prevalgono colori cupi, nature morte e scene di villaggio. Nel 1886 va a Parigi da suo fratello Theo dove imprime una svolta alla sua pittura: i colori diventano chiari e brillanti e amplia la gamma dei suoi soggetti dipingendo ritratti e paesaggi cittadini. Nel 1888 si reca ad Arles in Provenza abitando nella famosa casa gialla dove sogna di istituire una comunit di artisti. Lo raggiunge Gougain con cui va inizialmente daccordo. Dopo una pesante lite, per, si taglia un orecchio in preda ad una crisi nervosa. pi volte ricoverato allospedale di Arles. In seguito decide di entrare in un istituto psichiatrico. Nonostante i problemi di salute continua a dipingere. Nelle sue ultime opere il colore pi intenso e le pennellate diventano sempre pi mosse fino a distorcere le forme (Notte stellata). Muore suicida allet di 37 anni. CORRISPONDENZA CON THEO VAN GOGH La pi completa fonte primaria per la comprensione di van Gogh come artista e come uomo Lettere a Theo, la raccolta di lettere tra lui e il fratello minore, con il quale intratteneva un rapporto particolarissimo e intimo: Tho, infatti, forn a Vincent sostegno finanziario e emotivo per gran parte della sua vita. La maggior parte di ci che ci noto sul pensiero di van Gogh e sulle sue teorie d'arte scritto nelle centinaia di lettere che lui e il fratello si scambiarono tra il 1872 e il 1890: pi di seicento da Vincent a Tho e quaranta da Tho a Vincent. Il patrimonio epistolare di Vincent e Tho, una documentazione fondamentale, perch consente di comprenderne a pieno le concezioni artistiche. Il pittore comment molto dettagliatamente i propri capolavori, che di fatto dispongono quasi sempre di una riflessione epistolare in merito al soggetto, all'apparato cromatico, alle circostanze gestative. Il periodo in cui Vincent visse a Parigi il pi difficile da ricostruire per gli storici, poich i due fratelli, vivendo insieme, non ebbero bisogno di scriversi. NOTTE STELLATA La composizione del quadro semplice: il cielo notturno occupa circa due terzi dello spazio della tela, mentre il terzo rimanente occupato dal borgo e dalle colline ad esso retrostanti. Vi un forte contrasto tra il caos del cielo e il tranquillo ordine del villaggio. Il cipresso a sinistra crea un fiammeggiante collegamento tra terra e cielo. Dal punto di vista della tecnica egli usa colori puri, violenti, contrastanti tra loro, privi di gradazioni sfumate e passaggi tonali. Scie vorticose dilatano astri giganteschi e si inseguono entro cieli dal blu intenso; la notte stellata di van Gogh schiarita da bagliori argentei. Una magica energia sospinge il movimento delle stelle. I colori chiari sono rafforzati dallaccostamento di pennellate che vanno dallazzurro al blu pi intenso. Con tratti precisi di color giallo, arancio e bianco, van Gogh rende lintensa luminosit di questo notturno. Le pennellate seguono con insistenza i contorni delle figure, dilatandoli a dismisura.