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PROGETTARE E Dalle Raccomandazioni

Europee alle Indicazioni


VALUTARE PER Nazionali al Piano
Triennale dell’Offerta

COMPETENZE
Formativa
Domande aperte
Tenendo conto dello scenario europeo, si espongano
le caratteristiche di un curricolo basato sulle
competenze
In che cosa consiste e come si costruisce
un’Unità di Apprendimento per competenze?

Definire le nozioni di conoscenza, abilità e


competenza
LO SCENARIO EUROPEO
LA SOCIETA’ DELLA CONOSCENZA

Sempre più il sapere diventa il vero e più importante capitale


per il progresso civile ed economico delle nazioni
La diffusione delle nuove tecnologie trasforma le
caratteristiche del lavoro, comportando un grado di
autonomia, responsabilità e flessibilità molto diverso rispetto
al passato
Sviluppo conoscenza/ricerca ed innovazione sono
intimamente connessi
Appare sempre più evidente la centralità e il ruolo
dell’educazione per assicurare la formazione del
CAPITALE UMANO
Il triangolo della conoscenza

Istruzione

Ricerca Innovazione
Griglia Contesto
sociale
Cittadinanza
economico
attiva
Lo scenario
europeo Nuove
emergenze
educative inclusione

Documenti Competenze conoscenza


europei

Competenze chiave
Società della Nuovi curricoli e Riforme del sistema
conoscenza profili in uscita scolastico italiano
Ecc.

Progettare per competenze


Certificazione
delle competenze
Imparare ad imparare … e innovazioni su
contenuti e
Problem solving … metodi

Costruzione delle conoscenze, dialogo Ricerca, laboratorialità …


ABILITÁ
(saper fare) Ambito lavorativo
Le DISCIPLINE

Ambito sociale
COMPETEN
ZE
CONOSCENZ Ambito scolastico
E
(sapere)
L’attenzione dei sistemi educativi non si
rivolge più solo ai
Prodotti, ma anche ai processi
dell’apprendimento
CONOSCENZE: “indicano il risultato
dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di
fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore
di studio o di lavoro; sono descritte come teoriche o
pratiche.”
ABILITA’: “indicano le capacità di applicare
conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi; sono descritte
come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e
creativo) e pratiche (abilità manuali, uso di metodi,
materiali, strumenti).”
COMPETENZE: ”indicano la comprovata capacità di
usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e/o personale;8
L'ingresso delle competenze nei curricoli
tradizionali
L'analisi dei
programmi scolastici
degli ultimi 30 anni nei
Paesi europei dimostra
che la gerarchia delle
discipline è cambiata,
che la loro rigida
divisione è andata
stemperandosi, a
favore
di un'organizzazione
dei curricoli finalizzata
all'acquisizione di
competenze.
l‟Europa della conoscenza e delle
competenze
Definizione del concetto di competenza secondo il Quadro
Europeo delle Qualifiche

«La COMPETENZA è la capacità


dimostrata di utilizzare le
conoscenze, le abilità e le
attitudini personali, sociali e/o
metodologiche in situazioni di
lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e/o personale» Nel
QEQ i vari livelli delle
COMPETENZE sono descritti in
termini di responsabilità e
autonomia”
Pertanto, una competenza è:

La capacità di rispondere a esigenze individuali e


sociali, o di svolgere efficacemente un'attività o un
compito.
Ogni competenza comporta dimensioni
cognitive, abilità, attitudini, motivazione,
valori, emozioni e altri fattori sociali e
comportamentali.
Le competenze si acquisiscono e si sviluppano
in contesti educativi formali (la scuola) non
formali (famiglia, luogo di lavoro, media,
organizzazioni culturali e associative
ecc..), informali (la vita sociale nel suo complesso)
 Lo sviluppo delle competenze dipende in grande misura
dall'esistenza di un ambiente materiale, istituzionale e
sociale che le favorisce 
La nozione di «competenza chiave» o essenziale (key
competence)

  La nozione di competenze chiave o essenziali  serve a


designare le competenze necessarie e indispensabili che
permettono agli individui di prendere parte attiva in
molteplici contesti sociali e contribuiscono alla riuscita
della loro vita e al buon funzionamento della società.

 Le competenze chiave sono tali se forniscono le basi per un


apprendimento che dura tutta la vita, consentendo di
aggiornare costantemente conoscenze e abilità in modo da far
fronte ai continui sviluppi e trasformazioni.

 Le competenze chiave dei licei sono del tutto simili a


quelle dell'istruzione tecnica e professionale.
La risposta ai problemi e alle
sfide sopraelencate è stata la
ricerca di curricoli per
un lifelong e lifewide
learning , un apprendimento,
cioè, che dura tutta la vita
("from cradle to grave",
"dalla culla alla tomba",
come direbbero gli inglesi), e
ha luogo non solo nelle
istituzioni formali, la scuola,
ma anche in contesti non
formali e informali.
La scelta italiana – ambiti e definizioni
delle
competenze chiave di cittadinanza

Costruzione del sé
Imparare ad imparare
Progettare
Relazioni con gli altri
Comunicare
comprendere
rappresentare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Rapporto con la realtà
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l‟informazione
Raccordi di massima con le 8 competenze chiave europee
(Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18
dicembre 2006)

Assi del biennio italiano Competenze chiave UE


Comunicazione nella
madre lingua
dei linguaggi Comunicazione nelle
lingue straniere operare
Competenza
matematico matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologie
scientifico- Competenza digitale
tecnologico Imparare ad imparare
Competenze
interpersonali, interagire
storico-sociale interculturali e sociali e
competenza civica
Imprenditorialità
Espressione culturale
I saperi e le competenze, articolati in conoscenze e
abilità, con l’indicazione degli assi culturali di
riferimento, sono descritti nel documento tecnico
allegato al regolamento emanato con decreto del
Ministro della pubblica istruzione n. 139 del 22 agosto
2007.

Occorreva individuare “una base comune”, alla quale


si riferiscono gli ordinamenti del primo e del secondo
ciclo, necessaria a tutti gli studenti per proseguire con
successo gli studi, costruire il proprio progetto
personale e professionale, per svolgere un ruolo attivo
nella società.

La certificazione è uno strumento utile per sostenere e


orientare gli studenti nel loro percorso di apprendimento sino
al conseguimento di un titolo di studio o, almeno, di una
qualifica professionale di durata triennale entro il diciottesimo
anno di età.
La normativa e le
indicazioni europee sopra
menzionate hanno ispirato
le riforme dei sistemi di
istruzione dei vari stati.
Ma è opportuno evidenziare
che tutto ciò presuppone
una radicale
trasformazione dei
sistemi scolastici ed ha
aperto uno scenario di
profonda innovazione
metodologica, oltre che
una revisione dei contenuti
e degli obiettivi generali
dell’apprendimento
L’idea di una scuola depositaria del sapere
“ufficiale”, e quindi istituzione dedicata alla
trasmissione dello stesso alle giovani generazioni
mediante l’istruzione, viene decisamente
contraddetta dalla dinamica della complessità che
propone una concezione attiva e olistica della
cultura.

Non si tratta solo della velocità del cambiamento che


rinnova rapidamente i saperi

è in discussione più precisamente la separazione tra


momento della “teoria” e momento della “pratica”
oltre alla separazione tra le varie discipline di studio

Questa separazione del campo del sapere risulta una


delle principali cause dell’isolamento delle istituzioni
scolastiche da una società nella quale la cultura è
divenuto un fattore rilevante dello sviluppo
Ci troviamo nell’ambito di un sistema sociale centrato
sulla conoscenza e sulla competenza.

Ciò pone in crisi un modello di istruzione di tipo


scolastico che presuppone uniformità e rispetto,
centrato sulla rigidità ed indivisibilità del gruppo classe
e su metodologie didattiche rigide e uniformanti che
presuppongono, come unico rimedio alla complessità
del mondo giovanile, la selezione.

Si tratta di passare dall’istruzione alla formazione,


incoraggiando un atteggiamento attivo nei confronti
della conoscenza.

Occorre in definitiva dotare ogni cittadino di


competenze chiave che gli consentano di vivere da
protagonista la società della conoscenza (Unione
europea 2008).
Oggi nella società della
conoscenza viene richiesto di
collocare i saperi entro
situazioni di apprendimento
attive a partire da compiti e
problemi posti nella forma della
scoperta (approccio euristico )
e della costruzione, così da
consentire ai giovani di acquisire
una cultura personale
consapevole e critica.
Capace di
valorizzare
centrato
dei talenti
sugli allievi
ricco di
Regolato da offerte
un sistema di
valutazione Occorre un
condiviso
nuovo
Che non
approccio escluda
Che coinvolga
metodologic nessuno
studenti e o
famiglie
significativo

flessibile Centrato
sull’acquisizion
e di
competenze
Superare la mera trasmissione dei contenuti per avviare una
pratica di costruzione della conoscenza

Rendere gli studenti protagonisti del loro cammino

Variare le modalità di apprendimento mettendo a fuoco processi


attivi, che mobilitano le valenze operative del sapere

Introdurre modalità di apprendimento svolte in laboratorio e


centrate su compiti reali

coinvolgere gli allievi nelle pratiche di valutazione rendendo


espliciti i criteri ed i parametri di riscontro, così da creare una
reale comunità di apprendimento che possiede i termini del
compito e procede ad una piena corresponsabilità educativa

Prof. Dario Nicoli “Verso la scuola delle competenze”


Ma allora come occorre progettare
per realizzare una didattica per
competenze?
Per far conseguire competenze agli allievi, dobbiamo offrire occasioni di
assolvere in autonomia i “compiti significativi”, cioè compiti realizzati in
contesto vero o verosimile e in situazioni di esperienza, che implichino la
mobilitazione di saperi provenienti da campi disciplinari differenti, la
capacità di generalizzare, organizzare il pensiero, fare ipotesi,
collaborare, realizzare un prodotto materiale o immateriale.

Ai docenti si chiede di impostare la didattica e l’insegnamento in modo


che gli alunni possano avvicinarsi al sapere attraverso l’esperienza e
acquisire la teoria attraverso un percorso induttivo, che passi
dall’esperienza alla sua rappresentazione.

Franca Da Re, Didattica per competenze


La didattica per competenze si avvale di diverse strategie e tecniche
sia didattiche sia di organizzazione del gruppo classe:

• l’apparato tradizionale di didattiche di trasmissione delle conoscenze e


di esercitazione di procedure (lezione frontale, esercitazione ecc.);
• la contestualizzazione dei concetti, dei principi, dei contenuti
disciplinari nella realtà e nell’esperienza; • la proposizione in chiave
problematica e interlocutoria dei contenuti di conoscenza e l’utilizzo di
mediatori e tecniche didattiche vari e flessibili per valorizzare i diversi stili
cognitivi e di apprendimento degli allievi;
• la valorizzazione dell’esperienza dell’allievo attraverso la proposta di
problemi da risolvere, situazioni da gestire, prodotti da realizzare in
autonomia e responsabilità, individualmente e in gruppo, utilizzando le
conoscenze e le abilità già possedute e acquisendone di nuove, attraverso
le procedure di problem solving e di ricerca;
• la riflessione e la riformulazione metacognitive continue, prima, durante
e dopo l’azione, per trovare giustificazione, significato, fondamento e
Uno strumento fondamentale: l’unità di apprendimento
Uno degli strumenti più completi per realizzare la
didattica per competenze è la cosiddetta unità di
apprendimento (UDA). Essa rappresenta un
segmento, più o meno ampio e complesso, del
curricolo, che si propone di far conseguire agli
allievi aspetti di competenza (e ovviamente delle
sue articolazioni in abilità e conoscenze),
attraverso l’azione
Gli allievi sono e al’esperienza.
chiamati realizzare un prodotto materiale o
immateriale (un manufatto, una brochure, la realizzazione di
un evento ecc.), individualmente o in gruppo, mettendo a
frutto conoscenze e abilità già possedute e acquisendone di
nuove attraverso il lavoro.

Franca Da Re, «Didattica per competenze»


La valutazione dell’unità viene effettuata tramite
osservazioni di processo (impegno, costanza,
motivazione; capacità di individuare problemi e di
proporre ipotesi di soluzione, concretezza;
collaborazione; capacità di fronteggiare le crisi, di
collegare informazioni ecc.); analisi del prodotto
(coerenza con la consegna, completezza,
precisione, efficacia ecc.)
Le competenze coinvolte in un’unità di apprendimento sono
solitamente diverse; quasi sempre è interessata la
comunicazione nella madrelingua; spesso le competenze
sociali del collaborare e partecipare e quelle metodologiche
del problem solving e dell’imparare a imparare. Si sceglie di
porre il focus di attenzione prevalentemente su alcune,
poiché non sarebbe possibile tenerle tutte sotto controllo.
L’unità di apprendimento è uno strumento potente
perché travalica le singole discipline e fornisce
elementi di valutazione a diversi insegnanti, che
abbiano partecipato o meno alla sua progettazione e
realizzazione.

Franca Da Re, «Didattica per competenze»


LA CONSEGNA AGLI STUDENTI
Per “consegna” si intende il documento che l’équipe dei docenti/formatori presenta agli studenti, sulla base del
quale essi si attivano realizzando il prodotto nei tempi e nei modi definii, tenendo presente anche i criteri di
valutazione.

1^ nota: il linguaggio deve essere accessibile, comprensibile, semplice e concreto.

2^ nota: l’Uda prevede dei compiti/problema che per certi versi sono “oltre misura” ovvero richiedono agli
studenti competenze e loro articolazioni (conoscenze, abilità, capacità) che ancora non possiedono,
ma che possono acquisire autonomamente. Ciò in forza della potenzialità del metodo laboratoriale che
porta alla scoperta ed alla conquista personale del sapere.

3^ nota: l’Uda mette in moto processi di apprendimento che non debbono solo rifluire nel “prodotto”, ma
fornire spunti ed agganci per una ripresa dei contenuti attraverso la riflessione, l’esposizione, il
consolidamento di quanto appreso.
QUINDI LA PROGETTAZIONE DELLE UDA SI COLLEGA CON:

Le otto competenze – chiave del 2006 previste dal


Parlamento Europeo

Il profilo delle competenze al termine del primo


ciclo dell’istruzione (Indicazioni 2012)
I traguardi per lo sviluppo delle competenze al
termine della scuola dell’infanzia, della classe terza
della scuola primaria e della classe quinta della
scuola primaria …
(Indicazioni 2012)

Gli obiettivi di apprendimento relativi ai singoli


campi di esperienza e discipline
(progettazione delle scuole)
Tutto ciò
confluisce nel
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA
FORMATIVA

PER LA PARTE RELATIVA ALLA PROGETTAZIONE


CURRICOLARE

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