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PATOLOGIE
DELL’APPARATO
URINARIO
INFEZIONI DELLE VIE URINARIE
Sono causate dalla presenza di microorganismi patogeni nel
tratto urinario.
CLASSIFICAZIONE
Infezioni vie urinarie inferiori Infezioni vie urinarie superiori
Cistite, prostatite, uretrite pielonefrite acuta e cronica, ascesso
renale, nefrite interstiziale, ascesso
perineale
Obiettivi
Alleviare il dolore e il malessere
Maggiore conoscenza delle misure preventive e
delle modalità di trattamento
Assenza di complicanze
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
Interventi
Alleviare il dolore. Somministrare la terapia antibiotica ed
antalgica prescritta dal medico. Incoraggiare il paziente a
bere abbondantemente acqua per favorire la diuresi e
l’eliminazione dei batteri. Evitare l’assunzione di vino,
cioccolata, alcoolici, caffè. Invitare a svuotare la vescica ogni
2-3 ore per ridurre la carica batterica urinaria.
Prevenire le complicanze. Istruire la persona a saper
riconoscere precocemente i segni e sintomi di infezione per
rivolgersi tempestivamente al medico. In caso di infezioni
ricorrenti può essere consigliato il monitoraggio periodico
della funzionalità renale. Evitare l’uso di cateteri vescicali a
permanenza, e comunque mantenerli in sito per il tempo
strettamente indispensabile. Il caso di paziente portatore di
catetere vescicale, usare tecniche asettiche per l’inserimento,
usare un catetere di calibro piccolo, utilizzare un sistema di
drenaggio chiuso, assicurare una scrupolosa igiene quotidiana,
controllare l’aspetto delle urine, ed eseguire urinocolture in
caso di sospetta infezione. Rilevare i parametri vitali
Insegnare l’autocura. Attuare un piano di educazione sanitaria
che tenga conto delle specifiche necessità individuali
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
Risultati attesi.
Diminuzione del dolore e del malessere
Corretta assunzione della terapia prescritta
Il paziente riconosce e spiega le caratteristiche
delle infezioni urinarie
Non ci sono complicanze
CASO CLINICO N° 11
Il sig. Oreste è ricoverato in Istituto di
riabilitazione in seguito ad incidente stradale e a
frattura vertebrale, che hanno determinato
paraparesi degli arti inferiori e paralisi spastica
dello sfintere uretrale. Per tale motivo il paziente
è portatore di foley siliconato a permanenza, che è
stato introdotto da 20 giorni. Da un giorno si è
rilevata febbre intermittente che esordisce con
brivido.
Formula almeno una diagnosi infermieristica ed il
relativo piano di assistenza:
Diagnosi reale dominio sicurezza e protezione
Diagnosi potenziale dominio sicurezza e protezione
Diagnosi reale dominio benessere
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA
Improvvisa e quasi completa perdita della funzionalità renale
che si realizza in pochi giorni o ore.
La portata urinaria in alcuni casi può essere conservata, ma
generalmente si ha oliguria (<400ml) o anuria ( <50ml). La
creatinina e l’azotemia sono elevate e si ha la ritenzione di
altri prodotti del catabolismo che vengono eliminati dai
reni.
Distinguiamo 3 categorie di IRA:
Prerenali: dovute a ipoperfusione renale conseguente a
ipovolemia, alterazioni della funzionalità cardiaca,
vasodilatazione
Intrarenali: dovute a danno parenchimale ,come nella
necrosi tubulare acuta conseguente a lesioni da
schiacciamento, infezioni, esposizione a sostanze
nefrotossiche
Postrenali: dovute ad ostruzione distale del rene (calcoli,
tumori, iperplasia prostatica, stenosi, coaguli), che provoca
aumento della pressione all’interno dei tubuli renali.
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA
L’IRA comprende 4 fasi cliniche:
Fase iniziale: inizia con il danno renale ed evolve fino
all’oliguria,
Fase oligurica, con aumento dei valori ematici di urea,
creatinina, acido urico, acidi organici, potassio e
magnesio
Fase diuretica: la produzione urinaria aumenta
gradualmente, e i parametri chimico-clinici tornano a
valori accettabili. La funzionalità renale è ancora
ridotta e il paziente è a rischio di disidratazione
Fase di remissione: la funzionalità renale migliora
progressivamente nell’arco di 3-12 mesi. I valori
emato-clinici tendono a normalizzarsi; nell’1-3% dei
casi si verifica una riduzione permanente e non
significativa del tasso di filtrazione renale
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA
Manifestazioni cliniche
Astenia, letargia, emicrania
Nausea, vomito e diarrea
Fetor uremico
Alterazione delle caratteristiche delle urine:
ematuria, ps basso, concentrazione del sodio> di 40
mEq/ml, presenza di cilindri e mucopproteine
Cambiamento dell’immagine renale all’ecografia
Aumento di azotemia, creatinina, fosforo e potassio
ematici
Progressiva acidosi metabolica
Anemia per ridotta produzione renale di
eritropoietina
Prevenzione. Monitorare la funzionalità renale nei
pazienti sottoposti a terapie prolungate con
antibiotici e FANS
INSUFFICIENZA RENALE ACUTA
Trattamento.
Ha l’obiettivo di ristabilire il corretto bilancio idrico ed
equilibrio chimico evitando l’accumulo di liquidi, prevenire le
complicanze, eliminare le cause di danno.
Vengono infusi liquidi, controllando il BI, la PVC, il peso, la
P/A, i valori ematochimici.
Può essere necessario ripristinare un flusso ematico
adeguato per i reni con la somministrazione di emoderivati,
ed effettuare dialisi.
In caso di iperpotassiemia si somministrano resine a scambio
ionico (Kayexalate) che facilita l’eliminazione di ioni
potassio a livello intestinale. Possono essere somministrati
diuretici e dopamina a basse dosi per favorire la
perfusione renale. Vanno evitati farmaci che vengono
metabolizzati dal rene. In caso di acidosi potranno essere
somministrati bicarbonati.
E’ necessario somministrare una dieta ipoproteica, evitare
alimenti ricchi di potassio e fosforo
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
L’infermiere si prende cura del paziente, controlla
ed individua prontamente le eventuali
complicanze, partecipa ai trattamenti di
emergenza degli squilibri idro-elettrolitici, valuta
i progressi del trattamento, offre sostegno
fisico e psicologico
Monitoraggio del BI. Controllo e registrazione dei
liquidi in entrata e in uscita, controllando i valori
serici degli elettroliti; i liquidi e i farmaci assunti
devono essere selezionati e devono essere privi
di potassio; controllare il peso, e riferire al
medico eventuali alterazioni del BI
Riduzione del metabolismo. Riposo a letto, controllo
di febbre e prevenzione delle infezioni, che
aumentano il metabolismo
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
Sostegno della funzione polmonare. Favorire la
mobilità e la tosse efficace
Prevenzione delle infezioni. Osservare le norme
asettiche per la gestione di cateteri e linee
invasive
Cura della cute. La cute può essere secca o
facilmente lacerabile per via dell’edema; può
essere presente prurito per il deposito di
sostanze irritanti nei tessuti. Garantire una cura
igienica accurata
Sostegno del paziente. In caso di dialisi e terapie
sostitutive continue della funzionalità renale, il
paziente e la famiglia devono essere informati e
educati sul trattamento e le modalità di gestione.
INSUFFICIENZA RENALE CRONICA
Deterioramento progressivo e irreversibile della
funzionalità renale, con alterazione dell’equilibrio
metabolico e idroelettrolitico, fino all’uremia.
Può essere causata da patologie sistemiche, come il
diabete mellito, l’ipertensione, la
glomerulonefrite cronica, la pielonefrite, rene
policistico, lesioni vascolari, infezioni, sostanze
tossiche.
Per mantenere in vita la persona possono rendersi
necessari la dialisi e il trapianto di reni.
Si distinguono tre stadi di nefropatia cronica:
riserva renale ridotta, insufficienza renale,
malattia renale terminale
INSUFFICIENZA RENALE CRONICA
Manifestazioni cliniche
Ipertensione, insufficienza cardiaca congestizia,
edema polmonare, pericardite
Prurito intenso
Nausea, vomito, singhiozzo, anorressia
Riduzione del tasso di filtrazione glomerulare
(clearance della creatinina)
Edemi
Acidosi metabolica per incapacità del rene di
eliminare ammoniaca
Anemia, per insufficiente produzione di eritropoietina
Alterazione del metabolismo calcio-fosforo, con
perdita di calcio e ridotta produzione di vit. D, e
conseguente osteodistrofia renale.
INSUFFICIENZA RENALE CRONICA
Trattamento medico
Ha l’obiettivo di preservare la funzionalità renale il
più a lungo possibile e mantenere l’omeostasi.
Terapia farmacologica.
Antiipertensivi e farmaci cardiovascolari
Eritropoietina