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utilizzate in Radioterapia
◆ Radiazioni direttamente ionizzanti
– elettroni veloci
– protoni
– deutoni...
◆ Radiazioni indirettamente ionizzanti
– fotoni (X e gamma)
– Neutroni
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Apparecchi per radioterapia
con fasci esterni
◆ Roentgenterapia (<300 kV)
◆ Plesioterapia (10 - 80 kV)
◆ Telecobalto (1.25 MeV)
◆ Acceleratore lineare (3 - 25 MV)
◆ (Telecesio) (0.662 MeV)
◆ (Betatrone) (4 - 52 MV)
◆ [Ciclotrone] ( GeV)
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BETATRONE
31 MeV
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Acceleratore
lineare
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Acceleratore
Lineare
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Curve di
assorbimento
in profondità
per vari tipi
di fotoni
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6 MV 22 MV
Curve di
assorbimento in
2-4 MV profondità per
vari tipi di fotoni
60 Co e profondità
nassimo dose
(build-up)
137 Cs
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kV 7
Curve di assorbimento in profondità per
particelle (elettroni veloci e deutoni)
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Curve di isodose
per:
- fotoni di 200 kV
- fotoni del 60 Co,
- fotoni di 22 MeV
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Curve di
isodose
modificate con
filtro a cuneo
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Curve di isodose
modificate per
incidenza obliqua
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Schema di acceleratore lineare con lettino
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Schema di
telecobalto
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Isotopi per brachiterapia
◆ 226Ra ◆ 125I
◆ 192 Ir ◆ 60 Co
◆ 137 Cs ◆ 90 Sr - 90 Y
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Unità di misura delle radiazioni ionizzanti
◆ Dose di esposizione in aria
Roentgen internazionale (R)
KERMA in aria (GY)
◆ Unità di dose assorbita:
Gray (Gy): 1 Gy = 100 rad = 1 J/ Kg
◆ Unità di materiale radioattivo
Curie (Ci): 1 Ci= attività di 1 g di Ra226
Becquerel (Bq) : 1 Bq = 1 dis/s
1 Ci = 3.7x 10 10 dis/s
◆ Trasferimento lineare di energia (LET) (KeV/µm)
◆ Efficacia biologica relativa (RBE)
Sievert (Sv): Sv= Gy x Q (Q=fattore qualità)
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Fondamenti radiobiologici
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Curve dose-effetto A: esponenziale B: esp. con spalla
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Tasso di sopravvivenza dopo
irradiazione (SF) (1)
Modello esponenziale:
–d / D0
SF = e
SF: frazione sopravvivente
d: dose assorbita
D0: dose che riduce la sopravvivenza al 37% (e –1)
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Curve dose-effetto: modello lineare-quadratico
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Tasso di sopravvivenza dopo
irradiazione (SF) (2)
Modello lineare-quadratico:
–(α d + β d 2)
SF = e
SF: frazione sopravvivente
α : fattore per effetto lineare (singolo
colpo)
β : fattore per effetto quadratico
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Scala di radiosensibilità
(Ellinger)
– Linfociti
– Eritroblasti, granulociti...
– Mieloblasti
– Cripte intestinali, cute...
– Endoteli vasali
– Connettivi
– Tubuli renali
– Cellule ossee, nervose, muscolari
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Aberrazioni cromosomiche in rapporto con la fase del ciclo
mitotico della cellula irradiata
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Atassia
teleangectasica:
curve dose-
effetto relative a
soggetti normali
e malati
(fibroblasti)
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Fattori che modificano la risposta
◆ Fattori fisici
– Dose
– Intensità di dose
– Modalità di somministrazione
– Qualità della radiazione
– (Ipertermia)
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Curve sopravvivenza di 4 diverse linee cellulari,
irradiate a diversa intensità di dose (brachiterapia)
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Effetto diretto ed indiretto su DNA
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Fattori che modificano la risposta
◆ Fattori chimici
– Ossigeno
– Radioprotettori
– Radiosensibilizzanti
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Curve dose effetto per cellule ossigenate ed
ipossiche (OER)
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Radiosensibilizzazione con
misonidazolo di cellule
ipossiche
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Ossigenazione dei tessuti ed effetto della
irradiazione
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Curve
sopravvivenza
per radiazioni
di vario LET
(cellule di rene
umano)
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Fattori che modificano la risposta
◆ Fattori biologici
– Attività proliferativa
– Differenziazione
– Fase del ciclo cellulare
– Meccanismi di riparazione
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Indicazioni della Radioterapia
oncologica
◆ In rapporto a
– Radiosensibilità
– Radiocurabilità
◆ Finalità :
– radicale o curativa
– precauzionale
– palliativa
– sintomatica
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Dosi da somministrare
◆ In rapporto a:
– tipo istologico
– estensione del processo
– presenza di organi critici
– tolleranza dei tessuti
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Frazionamento della dose
◆ Frazionamento convenzionale
◆ Frazionamento multiplo giornaliero
– frazionamento accelerato
– iperfrazionamento
◆ Dose unica
◆ Trattamento continuo (brachiterapia)
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Associazione radio-chirurgica
◆ Radioterapia:
– preoperatoria
– post-opeatoria
– intraoperatoria
– “sandwich”
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Associazione
radio-chemioterapica
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Radio-chemioterapia
Cronologia
◆ Sequenziale
◆ Concomitante
◆ Alternante
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Tecniche di irradiazione
Fasci esterni
◆ Campi fissi:
– un campo diretto
– due campi contrapposti
– campi convergenti con cuneo
– campi tangenziali
– campi multipli
– campi sagomati
– Trattamenti conformazionali
◆ Tecniche cinetiche
◆ Tecniche stereotassiche
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Curieterapia
◆ Endocavitaria
◆ Di contatto
◆ Interstiziale
◆ Endoluminale
◆ Problemi di radioprotezione
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Curieterapia: indicazioni
◆ Trattamenti esclusivi, integrati, palliativi
◆ Principali applicazioni cliniche:
– Cute e parti molli, cavo orale, orofaringe
– Mammella
– Ginecologia
– Retto, prostata
– Encefalo
– Altre (trachea, bronchi, polmone, vie biliari..)
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Indicazioni principali
della radioterapia oncologica
◆ Carcinomi cutanei
◆ Tumori del capo e collo
◆ Carcinoma mammario
◆ Linfomi
◆ Tumori del SNC
◆ Neoplasie ginecologiche
◆ Carcinoma del retto-sigma
◆ Terapie palliative (scheletro, encefalo, .....)
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Radioterapia non-oncologica(1)
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Radioterapia non-oncologica(2)
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DANNI DA RADIOTERAPIA
POLMONE E PLEURA
Reazioni acute.
Il polmone è sensibile.
Congestione, edema bronchiale e settale, essudazione
alveolare causano il quadro tipico di “polmonite attinica”,
che all’esame RX del torace ripete la forma del campo di
RT.
Alte dosi di bleomicina possono essere concausa.
Sintomatologia: Febbre, tosse, dispnea.
La terapia: corticosteroidi, antibiotici.
Danni tardivi.
Fibrosi polmonare, mediastinica, pleurica.
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DANNI DA RADIOTERAPIA
CUORE E PERICARDIO
Reazioni acute.
Pericardite essudativa e costrittiva, alterazioni fibro-ialine
del miocardio, lesioni endoteliali.
Le lesioni possono essere dovuta in parte all’uso
contemporaneo di farmaci cardiotossici (adriamicina)
Sintomatologia: causata dalla pericardite.
La terapia: corticosteroidi e sintomatici.
Danni tardivi.
Pericardite costrittiva, miocardiosclerosi, cardiopatia
dilatativa.
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DANNI DA RADIOTERAPIA
SCHELETRO
La dose assorbita dallo scheletro dipende dall’energia del
fascio utilizzato (kV)
Si considerano solo danni tardivi.
Adulti: Osteoporosi, necrosi ossea, fratture patologiche,
infezioni secondarie. Le lesioni sono conseguenza del danno
vascolare.
Età pediatrica: Alterato sviluppo di parti scheletriche e
strutture articolari, in rapporto con dose assorbita, sede
trattata, evoluzione scheletrica. In genere si osserva ipoplasia
(cranio, rachide, torace, bacino, arti). Possibile induzione di
tumori (sarcomi).
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DANNI DA RADIOTERAPIA
SISTEMA EMO-LINFOPOIETICO
I tessuti emo-linfopoietici sono tra i più sensibili alle
radiazioni ionizzanti
Reazioni acute.
Leucopenia, piastrinopenia, anemia, in rapporto con
l’entità del volume irradiato e la sede anatomica. Possono
comparire complicanze settiche ed emorragie. In genere si
ha normalizzazione, ma campi molto estesi e dosi elevate
possono dare aplasia midollare.
Danni tardivi.
Può residuare leucopenia e piastrinopenia. Possibile
evoluzione leucemica.
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DANNI DA RADIOTERAPIA
RENE E VESCICA
Reazioni acute.
Il rene presenta elevata sensibilità alla irradiazione. Si può
osservare “nefrite acuta da radiazioni” per alterazioni
flogistiche, degenerative e necrotiche di glomeruli, tubuli e
vasi. La vescica è sede di cistite acuta per trattamenti
ginecologici.
Danni tardivi.
Nefrite cronica, per sclerosi e fibrosi, in rapporto a dose e
quantità di parenchima irradiato. Può comparire
ipertensione.
Nella vescica si possono osservare cistite cronica, sclerosi
vescicale e fistole.
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DANNI DA RADIOTERAPIA
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Reazioni acute.
L’edema cerebrale è sempre da prevedersi nella
irradiazione dell’encefalo. Si previene e si tratta
con alte dosi di corticosteroidi (desametazone).
Reazioni analoghe si osservano per il midollo
spinale, in rapporto con l’estensione e la dose.
Danni tardivi.
Demielinizzazione, necrosi, mielite trasversa.
I danni tardivi sono in gran parte dovuti alla
alterazione dei vasi
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