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Lastronomia e lastrofisica studiano i corpi celesti: come si muovono, come si formano e come cambiano nel tempo.
http://www.pd.astro.it/othersites/costellazioni/default.htm
La sfera celeste A noi che osserviamo il cielo dalla superficie terrestre, i corpi celesti appaiono proiettati su una sfera immaginaria, detta sfera o volta celeste.
La sfera celeste non esiste veramente, ma un modo che l'uomo ha trovato per rappresentare la posizione degli oggetti nel cielo.
piano dellorizzonte
nadir
Lo zenith rappresenta il punto esattamente sopra il capo dell'osservatore. Il nadir invece la direzione esattamente opposta. Naturalmente, la direzione dello zenith e del nadir dipendono dal punto in cui si trova l'osservatore. L'orizzonte il piano immaginario perpendicolare allo zenith. Esso ci appare come un cerchio lungo il quale il cielo e la terra si incontrano.
- Il Sole compie un moto di rivoluzione apparente intorno alla Terra in 24 ore e ogni giorno modifica la sua declinazione.
Le stelle
Le stelle sono corpi celesti che emettono luce propria, a differenza dei pianeti, i quali riflettono la luce di un altro astro.
Esse appaiono nel cielo come dei puntini luminosi, pi o meno brillanti.
Attenzione! Non detto che questa stella, che sembra la pi grande, sia effettivamente pi grande delle altre!
Pu anche darsi che sia pi piccola, ma pi vicina delle altre! Facciamo un esperimento per capire
Questo il Sole.
La magnitudine
La luminosit viene espressa mediante la Magnitudine. - Magnitudine apparente: si ottiene confrontando la luminosit apparente di una stella con quella della Stella Polare Le stelle pi luminose hanno magnitudine dallo 0 in gi (Sole = -26,8 ) - Magnitudine assoluta: la luminosit che avrebbe una stella se si trovasse a 10 pc dalla Terra
La temperatura
La temperatura di una stella pu essere definita dal suo colore: Le stelle pi fredde sono quelle di colore rosso, le stelle pi calde sono invece di colore blu.
Spettro continuo: si ha quando non ci sono interruzioni tra un colore e laltro. Spettro di assorbimento: si ha quando tra un colore e laltro ci sono righe nere ( si verifica in presenza di gas
Se facciamo passare la luce delle stelle attraverso un prisma, otteniamo sempre lo spettro di assorbimento. In base alla quantit di righe di assorbimento si riconoscono sette classi spettrali, indicate con lettere dellalfabeto e corrispondono a colori diversi. SOLE: classe G, colore giallo STELLA POLARE: classe F, colore bianco-giallo
Le costellazioni
Le costellazioni sono figure immaginarie
ottenute unendo con linee ideali le stelle che appaiono pi luminose e vicine.
Le stelle che appaiono pi luminose spiccano sulle altre. Se proviamo ad unirle con linee immaginarie potremmo cercare di realizzare un disegno:
Con un po di fantasia questa figura potrebbe ricordarci un uomo con una cintura ai fianchi.
Gli antichi hanno infatti visto in questo insieme di stelle il leggendario personaggio di Orione, cacciatore con la spada appesa alla cintura, il braccio sinistro che protende in avanti lo scudo ed il destro pronto a colpire.
Gli astronomi hanno individuato 88 costellazioni e hanno diviso il cielo in 88 settori che prendono il nome dalla costellazione che contengono
Cos quando un astronomo afferma di aver osservato una stella in Orione, non vuole dire che tale stella appartiene necessariamen te alla figura della costellazione, ma solo che stata vista nel settore del cielo denominato Orione.
Alcune costellazioni
http://www.pd.astro.it/othersites/costellazioni/default.htm
Catalogazioni
La convenzione di Bayer
Quando si vogliono nominare le stelle di una costellazione si usa ancora oggi un metodo introdotto nel 1603 dall'astronomo tedesco Bayer: ad ogni stella viene assegnata una lettera dell'alfabeto greco in base alla sua luminosit apparente. Per l'esattezza la stella della costellazione che appare pi luminosa viene indicata con la prima lettera, la alfa, la seconda stella in apparenza pi luminosa con la lettera beta, la terza con la gamma e cos via. A questa lettera segue il genitivo del nome latino della Costellazione. Esempio: Alfa Andromedae
Gli oggetti di Messier Oltre alle stelle, spesso nelle mappe delle costellazioni sono riportati anche altri oggetti celesti visibili ad occhio nudo. Questi oggetti sono per lo pi galassie, ammassi stellari e nebulose. Il primo a catalogarli fu l'astronomo francese Charles Messier nella seconda met del 1700. Ognuno di questi oggetti individuato dalla lettera M (Messier) pi un numero. Es: M29, M39,
ORIONE